Trattamento naturale dell’Ernia del Disco

Quali principi alla base del trattamento chiropratico secondo il metodo ‘Il chiropratico’ del Dr Clementoni?

Come chiropratico ricerco le cause degli squilibri che provocano problemi alla colonna vertebrale.

Sedentarietà, lavori pesanti, posture inadeguate protratte, vecchi incidenti, sport inadatti, stress, borse o zainetti pesanti portati dalle donne o, peggio dai bambini, tacchi alti, possono causare perdita della normale mobilità della colonna vertebrale e provocare irritazione dei nervi e disfunzioni dei dischi intervertebrali come protrusioni e ernie del disco.

Trattamento chiropratico manuale

Ernia TRATTAMENTO CHIROPRATICO MANUALE

Intervengo con metodiche indolori chiropratiche per ripristinare il corretto allineamento e la naturale mobilità della colonna vertebrale. Questo riduce i dolori articolari e ristabilisce il corretto funzionamento di muscoli, nervi, dischi intervertebrali e del sistema nervoso.

Il trattamento è del tutto naturale, non si fanno mai iniezioni né si utilizzano farmaci.

Si evitano quindi gli effetti indesiderati di antinfiammatori e infiltrazioni, che tra l’altro non possono modificare la postura o migliorare la funzionalità vertebrale.

La visita chiropratica in caso di mal di schiena con protrusione o ernia del disco in concreto in cosa consiste?

Adotto un protocollo clinico che chiamo ‘metodo Il chiropratico’ che nasce da quanto appreso negli studi universitari al Palmer College in America e grazie alla pratica clinica all’estero e in Italia, ai numerosi corsi di aggiornamento in giro per il mondo e all’osservazione o collaborazione di famosi chiropratici del passato e del  presente tra cui vorrei ricordare il Dr Greissing, il Dr Butler, il Dr Castellani, i Dr Meersseman, il Dr Seru, il Dr Fujikawa, il Dr Asselberg, il Dr Bertamini, il Dr De Leo.

Le tecniche chiropratiche utilizzate sono molte e vengono adattate al paziente, alla sua condizione ed età. Le principali sono tecniche americane: Gonstead, Diversified, Activator, SOT, Thompson, Toggle recoil, Applied Kinesiology.

La visita in caso di ernia del disco non è molto diversa dalla prima valutazione chiropratica che si fa per qualunque altra condizione, perché si deve valutare sempre la persona nella sua globalità, con un’attenzione olistica.

Anzitutto ascolto con attenzione come la persona espone i suoi problemi.

Si valutano eventuali esami radiologici: RX, risonanze, Tac e ecografie, se effettuati.

Si può fare una visita senza aver effettuato esami?

Certamente si. Anzi meglio. Eventuali esami, se necessari, in accordo con il medico curante o lo specialista potranno essere chiesti successivamente. Questo consente di chiedere, per esempio, radiografie specifiche adeguate al caso.

Osservo con attenzione come la persona cammina, poi si procede all’analisi della postura.

Si eseguono sempre test neuro-muscolari propri dell’Applied Kinesiology (in Italiano Kinesiologia applicata, è una metodica di valutazione sviluppata dal chiropratico americano George Goodheart) e altri test specifici.

Qualunque chiropratico laureato in USA conosce bene anche la validità dei test che vengono effettuati da un medico ortopedico o neurochirurgo per valutare l’ernia del disco.

Sulla base delle disfunzioni riscontrate con i test chiropratici viene stabilito il trattamento.

E dopo la valutazione iniziale il trattamento chiropratico in cosa consiste?

In genere se si accerta che il problema principale è causato dalla protrusione o dall’ernia del disco adotto il protocollo di trattamento collaudato nello studio clinico che abbiamo presentato al Convegno Mondiale sul mal di schiena (si veda Efficacia del chiropratico).

Comunque utilizzo sia tecniche manuali specifiche, che tecniche non manipolative (craniali, miofasciali e sui punti meridiani). Ho studiato e conosco anche le tecniche di osteopatia e in quei rari casi in cui risultano utili le associo alle più specifiche tecniche chiropratiche.

Di recente ho rilevato che oltre il 70 % dei miei pazienti era già stato da altro terapista non laureato in chiropratica.

Per il trattamento utilizzo esclusivamente lettini speciali per chiropratica importati dagli USA o dal Canada.

Subito dopo il trattamento spesso si ha sollievo istantaneo. Le tensioni muscolari si allentano e si riduce la pressione su nervi e dischi intervertebrali.

Il tempo di recupero dipende da quanto cronici sono i problemi.

trattamento chiropratico con corrective blocks

Trattamento con chiropractic corrective blocks

Dopo i primi trattamenti servono visite di controllo o trattamenti di mantenimento?

Io stesso sono un paziente che si affida periodicamente al chiropratico. Lo faccio da oltre 30 anni ininterrottamente e infatti non ho mai preso un farmaco antinfiammatorio.

Spesso si raccomanda un trattamento periodico per mantenere il riconquistato  benessere o evitare le recidive. E’ un po’ come il ‘tagliando’ che viene fatto alla macchina per ridurre il rischio di guasti, o come la visita di controllo dal dentista.

Ma l’ernia del disco scompare con il trattamento chiropratico?

Scopo del trattamento non è l’eliminazione fisica dell’ernia del disco ma la correzione delle disfunzioni che l’hanno causata. Se viene resa inoffensiva è irrilevante che  l’ernia ci sia ancora oppure no. Non ho mai promesso di rimuovere l’ernia. Mi spiego meglio. Se l’obiettivo principale è togliere l’ernia la procedura più invasiva e rischiosa, la chirurgia, è sempre disponibile. Ma una volta rimossa l’ernia del disco non è detto che si siano eliminate le cause per cui il disco è fuoriuscito. Anzi, le ragioni per cui l’ernia del disco si è formata non sono state indagate. Mi sembra più logico e meno rischioso correggere le cause della fuoriuscita del disco. Se l’ernia rimane ma non da più disturbi come mal di schiena e sciatica o cervicalgia e formicolio alla mano e posso vivere fino a 100 anni senza grandi fastidi non ho grande interesse a rimuovere l’ernia!

trattamento chiropratico con Activator

TRATTAMENTO con strumento chiropratico americano specifico

La chiropratica è solo per mal di schiena e ernia del disco?

Ho perfezionato le tecniche chiropratiche per trattare anterolistesi e spondilolistesi (scivolamento vertebrale, soprattutto di quarta e quinta vertebra lombare). Si evita una complessa chirurgia (vengono inserite viti di titanio nelle vertebre) e in genere il paziente si sente davvero molto bene.

E’ evidente da tempo che la chiropratica può essere efficace per lombalgia, mal di testa, cefalea, postumi di colpo di frusta, sindrome da stanchezza cronica, dolore al coccige, sindrome del tunnel carpale, più recenti studi su vertigini, stati di ansia moderati, acufeni, alcuni tipi di ipertensione, otiti e coliche infantili e alcuni problemi organici dimostrano che non è utile solo per problemi articolari ed è sicura anche per bambini e donne in gravidanza.

Negli ultimi anni alcuni ginecologi mi hanno inviato pazienti con disturbi del ciclo mestruale come amenorrea (ciclo mestruale bloccato) e dismenorrea (ciclo mestruale irregolare). Il trattamento chiropratico esperto specialmente nell’area dell’osso sacro e del bacino spesso risolve velocemente questi problemi.

Anche alcuni urologi mi inviano pazienti quando sospettano una sindrome del nervo pudendo o una condizione analoga. Se il paziente ha dolori in area inguinale o a urinare o in area perianale a volte è più utile sistemare la colonna vertebrale anziché assumere farmaci.

Per il dolore al coccige utilizzo le tecniche insegnate al Palmer College in USA, che NON prevedono mai intervento manuale nel canale anale ma sempre solo all’esterno, rispettando intimità e pudore del paziente.

Video intervista al Dr Andrea Clementoni sulla chiropratica: