Riallineamento Atlante e Chiropratica
Spesso le persone non sanno che potrebbero avere una disfunzione a livello dell’atlante
L’Atlante è la prima vertebra cervicale. E’ subito sotto il cranio e si articola con la seconda vertebra cervicale (detta anche epistrofeo).
Il nome Atlante deriva dal fatto che la prima vertebra cervicale sorregge la testa, così come nella mitologia greca il gigante Atlante era stato obbligato dal dio Zeus a portare su di sé la volta celeste.
La prima vertebra cervicale, l’atlante, ha la forma di un anello e non possiede un corpo vertebrale come le altre vertebre. La seconda vertebra, l’epistrofeo, presenta una protuberanza (‘dens epistrofei’) intorno a cui l’atlante può ruotare.
Quando giriamo la testa buona parte del movimento viene fatto da questa articolazione.
Per questo motivo una disfunzione dell’atlante può causare problemi alla capacità di muovere correttamente il collo. Ma in genere non è questo il problema principale.
Le evidenze cliniche mostrano che il riposizionamento dell’atlante nella sua posizione corretta attraverso le metodiche del Palmer College of Chiropractic in USA è spesso risolutivo per molti di questi problemi.
In genere, chi ci presenta il suo problema non sa di avere una disfunzione dell’atlante.
E questo perché il problema o il sintomo che la disfunzione dell’atlante causa può essere ‘lontano’ dall’atlante!
La spiegazione sta nel fatto che l’atlante è molto vicino al ‘cervello’ e ad aree del sistema nervoso centrale che ‘comandano’ parti del nostro organismo anche lontane dall’area ove si trova l’atlante.
E se l’atlante perde troppo spesso la sua ‘posizione corretta’ significa che vi è una causa sottostante ancora ‘più importante’ che deve essere indagata (per es. un’altra sublussazione vertebrale, come la sublussazione del bacino, una problematica a livello craniale, una malocclusione dentale, un’allergia a determinate sostanze etc.).
In tal caso il chiropratico esperto interviene a correggere la causa primaria sottostante. E questo sempre in modo naturale e indolore.
Tutti sappiamo che una lesione grave del midollo spinale, causata da una frattura di una vertebra, può essere fatale o che da essa possono derivare disabilità gravi. Non tutti sanno in modo chiaro che lesioni molto più ‘sottili’ a livello vertebrale (in chiropratica si chiamano ‘sublussazioni vertebrali’) possono avere conseguenze sulla salute perché causano disfunzioni nel normale flusso di informazioni dal sistema nervoso a tutto il corpo.
Particolarmente importante è che non vi sia una sublussazione dell’atlante. E questo è più chiaro se si considera che l’atlante è posizionato poco sotto il cervello, e proprio quest’area è attraversata da tutte le informazioni che vanno e vengono dal cervello, e da qui a tutto il corpo, e di qui passano i vasi sanguigni che vanno al cervello.
Quindi una posizione non corretta dell’atlante (dovuta per esempio ad un trauma) può alterare il corretto funzionamento di aree del sistema nervoso ma anche vascolare, con influenze negative sul corretto funzionamento dell’organismo e sulla salute.
La cosa difficile da capire per il paziente è che a volte c’è sublussazione dell’atlante (o di altra vertebra) MA non ci sono sintomi, vale a dire il paziente si sente benissimo!
Questo perché il corpo ha una grande capacità di autoregolarsi e compensare le disfunzioni. Ma in realtà, ogni sublussazione vertebrale, e in particolare il disallineamento dell’atlante sono ‘problemi da disinnescare’ per la nostra salute futura. Ecco perché una valutazione chiropratica professionale può essere utile per escludere la presenza di una sublussazione vertebrale, alla stregua di un check up che si fa in stato di perfetto benessere apparente, come si fa dal dentista, per esempio.
Questa è una delle ragioni per cui il Dr. Andrea Clementoni offre sempre una valutazione chiropratica gratuita ai bambini dei suoi pazienti: prevenire è meglio che curare!
E per spiegare esattamente come queste ‘disfunzioni’ si producono non basterebbe un trattato di neurologia. E’ verosimile che a causa del disallineamento dell’atlante si crei pressione sul tratto spinocerebellare del midollo spinale, assai sensibile alla pressione e che vi sia compressione delle arterie che portano sangue al cervello. In generale vi sarebbe compromissione degli impulsi afferenti e efferenti in un area di ‘snodo’ così importante tra cervello e resto del corpo.
Per spiegarlo in modo semplice si può fare l’esempio del traffico ferroviario. Considerando la geografia dell’Italia e immaginando che la città di Bologna (fondamentale snodo della circolazione ferroviaria nazionale) sia l’Atlante è facile capire che se non funziona bene la stazione di Bologna (es per problema al computer che gestisce gli scambi ferroviari) gran parte della circolazione dei treni in Italia ne risenta negativamente.
Ecco perché tutti i ‘distretti del corpo’ possono essere coinvolti da un disallineamento dell’atlante.
E in effetti si sono osservati clinicamente, dopo il trattamento efficace dell’atlante, miglioramenti della funzione visiva, degli attacchi d’asma (specie nei bambini), del comportamento di bambini iperattivi, sull’enuresi (pipì a letto).
Un esempio eclatante degli effetti del riallineamento chiropratico specifico dell’atlante anche in ambiti meno conosciuti viene da uno studio sull’ipertensione. Secondo la ricerca pubblicata nella prestigiosa rivista medica ‘Journal of Human Hypertension’ (e che fu riportata anche dal nostro Corriere della Sera) ricercatori dell’Università di Chicago hanno verificato una riduzione della pressione (sia sistolica che diastolica) in pazienti con ipertensione benigna. L’effetto è stato ritenuto analogo a quello di due farmaci anti ipertensione assunti contemporaneamente.
‘Personalmente non ritengo che sulla base delle pur incoraggianti ricerche cliniche si possa concludere che la chiropratica e il riallineamento chiropratico dell’atlante siano una cura per l’ipertensione.
Si può comunque prudentemente dire che riallineare l’atlante o altre vertebre in modo altamente specifico possa normalizzare alcune funzioni del sistema nervoso autonomo, equilibrando il sistema simpatico e parasimpatico e che questo in alcuni casi possa, insieme ad altri benefici, favorire anche un miglioramento sulla pressione arteriosa, nei casi meno gravi’
(A. Clementoni)
Un chiropratico esperto sa che anche dopo la correzione di una sola vertebra, ed in particolare dopo il riallineamento dell’atlante la postura cambia.
Se ne accorge subito anche chi ha accompagnato il paziente durante la valutazione della postura prima e dopo il trattamento.
I recettori neurologici a livello dell’atlante esercitano un controllo su riflessi posturali, permettendo di tenere la testa sempre ‘dritta’ nonostante la forza di gravità. Questo influenza anche la posizione degli occhi e la loro efficienza. Ma quando l’atlante è disallineato o disfunzionale questi riflessi posturali funzionano in modo scorretto, con conseguenze sui muscoli che tengono la colonna vertebrale diritta. Questo spiega perché il riallineamento chiropratico dell’atlante può risolvere casi di scoliosi.
E questo spiega anche perché ‘un bacino storto’ e quindi una sciatalgia, una lombalgia possono in realtà derivare da un problema che nulla sembra avere a che fare, come una disfunzione dell’atlante o del rachide cervicale. E spiega anche perché certe lombalgie e sciatalgie ‘non passano mai’ dopo innumerevoli massaggi, fisioterapia, iniezioni o altre terapie mirate solo all’area lombare. Per non parlare della ‘ginnastica correttiva’ e dei corsetti correttivi, nei casi in cui il problema della postura ha una causa primaria al livello cervicale. Intervenire sull’’area dolente’ non darà mai risultati se il problema non parte da lì. Questi casi non colgono di sorpresa un chiropratico esperto.
Mai sentito parlare della Sindrome della ‘gamba più corta’?
Se provate a sdraiare una persona a pancia in giù o a pancia in su potreste scoprire che ha una gamba più corta. Non sempre è ‘anatomicamente’ più corta ma solo ‘apparentemente più corta’. Un chiropratico esperto riscontra tutti i giorni pazienti con ‘una gamba più corta’. Questo non significa che tutti questi pazienti abbiano bisogno di un rialzo o di un plantare nelle scarpe. Anzi! In molti casi potrebbe essere controproducente.
Già un secolo fa il chiropratico Bartlet Joshua Palmer (direttore del Palmer College of Chiropractic in America), intuì che poteva esserci una correlazione tra il fatto che molte persone hanno ‘una gamba più corta dell’altra’ e un disallineamento dell’atlante. Ipotizzò che il disallineamento dell’atlante influenzasse il sistema nervoso in modo tale da causare ‘la gamba più corta’, e che questa ‘evidenza di disfunzione sul sistema nervoso’ si potesse riequilibrare correggendo il disallineamento dell’atlante. Grazie a BJ Palmer furono introdotte tecniche chiropratiche di correzione specifica dell’atlante che si apprendono ancora oggi nelle università di chiropratica americane.
Sempre in USA, il chiropratico Dr. Dejarnette approfondì come ‘i rivestimenti del midollo spinale’, le meningi, in quanto ancorate a cranio, prime vertebre cervicali e coccige, se vengono sottoposte a ‘torsione’ (a causa di traumi, che possono essere fisici, chimici o psichici) ‘tirano’ le prime vertebre cervicali e l’area sacro-coccigea. E quindi una disfunzione apparente del bacino può derivare dalla prima cervicale, l’atlante o viceversa una disfunzione apparentemente cervicale può derivare da una sublussazione dell’osso sacro, del coccige e dei ligamenti di questa area del corpo. E in entrambi i casi possiamo avere una gamba apparentemente più corta. Con tecniche chiropratiche specifiche si agisce sulla disfunzione, le gambe tornano ad essere ‘uguali’ perché si riduce e si normalizza la disfunzione neurologica sottostante.
Anche le tecniche chiropratiche specifiche ideate da Dejearnette sono tutt’oggi insegnate nei più prestigiosi College di chiropratica in USA.
A volte è necessario capire se il disallineamento dell’atlante, specialmente se si ripete spesso, è dovuto ad una malocclusione dentale sottostante. Tutte le volte che ‘mandiamo giù saliva’ (deglutiamo) è importante che i denti sopra e sotto (le arcate dentali superiore e inferiore) combacino perfettamente e la lingua sia posizionata correttamente. In alcuni casi (non sempre!) denti mancanti, patologie dei denti, attuali apparecchi ortodontici o portati in passato, otturazioni non perfette o usurate o altri problemi in bocca come morso incrociato o profondo, alterazioni della mandibola, possono causare una non perfetta chiusura dei denti. Se i denti non combaciano bene in chiusura ogni volta che si deglutisce (e questo accade centinaia di volte al giorno!) la posizione della mandibola e della lingua debbono continuamente modificarsi per compensare il problema della non corretta occlusione. Questo meccanismo, per la connessione stretta tra muscoli della masticazione e muscoli della colonna cervicale, può provocare un disallineamento dell’atlante. In questo caso il disallineamento dell’atlante sarà cronico, non si potrà correggere se non intervenendo sulla masticazione.
Il Dr Andrea Clementoni è in grado di valutare se il problema primario è legato alla bocca del paziente, in particolare se è presente una malocclusione dentale o una problematica temporomandibolare capace di interferire con la colonna vertebrale e il sistema nervoso. In questi casi la collaborazione del dentista del paziente diventa spesso essenziale.
La collaborazione tra chiropratico e dentista porta sempre alla soluzione più idonea e meno invasiva (e costosa) per il paziente.
A volte capita che il problema del paziente sembrerebbe a prima vista una malocclusione dentale ma dopo attente verifiche non lo è.
Spesso si tratta di disallineamento dell’atlante (prima vertebra cervicale o atlas) o dell’epistrofeo (seconda vertebra cervicale).
La chiropratica ha scoperto per prima il trattamento dell’atlante e dal 1895 ha sviluppato varie tecniche specifiche sempre più perfezionate per il trattamento dell’atlas che vengono insegnate nelle università di chiropratica americane. Si tratta di trattamenti non dolorosi e estremamente sicuri se effettuati da dottori in chiropratica esperti.
Se il problema è il disallineamento dell’atlante o dell’epistrofeo in genere bastano alcuni trattamenti chiropratici specifici per risolvere il problema, con riduzione rapida dei sintomi dolorosi e miglioramento dei rapporti occlusali e della posizione della mandibola e viene così risolta la cosiddetta sindrome dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare).
Questo è l’aspetto positivo che può sorprendere di più: una presunta malocclusione può essere risolta con un trattamento chiropratico specifico. In questo caso non è necessario l’intervento del dentista e il trattamento chiropratico può essere risolutivo. Un esempio di trattamento chiropratico specifico è il riallineamento dell’atlante (prima vertebra cervicale) o dell’epistrofeo (seconda vertebra cervicale).