Oggi la chiropratica è una scienza moderna della salute e del benessere naturale ed è la terza professione sanitaria primaria in USA dopo medico e odontoiatra.
I trattamenti chiropratici sono altamente specializzati e non si fa mai uso di alcun farmaco, per questo motivo la chiropratica in Italia è stata introdotta inizialmente per le esigenze degli atleti professionisti che desideravano mantenere una elevata performance senza intossicarsi con integratori non sempre efficaci.
I chiropratici in Italia sono ancora pochi, poiché al momento è possibile laurearsi solo all’estero con un corso di studi che va da i 5 ai 7 anni di studio e che rispetti gli standard educativi del Council on Chiropractic Education e del World Federation of Chiropractic, gli organismi internazionali che verificano le scuole di chiropratica a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Commissioni Governative di vari Paesi (Nuova Zelanda, Australia, Svezia, Canada e Regno Unito e persino una voluta dal Ministero della Sanità Italiano nel 1980, che suggeriva l’approvazione di legge ad hoc in materia per evitare un rischioso abusivismo professionale) concludevano a favore dell’inserimento della chiropratica nel servizio sanitario nazionale a fronte non solo della sua efficacia ma dell’eccellente rapporto costi benefici.
Si è suggerita anche una migliore cooperazione tra medici e chiropratici, purchè qualificati, nell’interesse dei pazienti.
I dati statistici della World Federation of Chiropractic (www.wfc.org), rilevano che in Europa,
Nord America e Australia il 95% dei pazienti si rivolge in prima istanza al chiropratico per problemi relativi all’apparato neuro-muscolo-scheletrico, che si esprimono dando luogo a mal di schiena, cefalea, dolori alle spalle, braccia o gambe. Questo conferma che per il pubblico la chiropratica è ancora solo una sorta di alternativa all’uso di antinfiammatori, antidolorifici e di prevenzione al ricorso immediato alla chirurgia.
La chiropratica moderna è sempre più vicina alla ‘neurologia funzionale’ e alla ‘psiconeuroimmunologia’. Lo scopo è quello di aumentare la capacità dell’organismo di adattarsi al meglio all’ambiente in cui si vive e di eliminare le disfunzioni che causano sintomi, prevenire le recidive, aumentare il potenziale intellettivo e fisico di chiunque fin dall’infanzia.